Quando Golia si sente minacciato da Davide
Nell’articolo precedente vi abbiamo raccontato del giorno in cui Mc Donald’s si è sentito minacciato da una trattoria sarda di Santa Maria Navarrese. Oggi vi raccontiamo come la storia si ripete.
A Mamoiada Mattia Muggittu, che ha appena aperto la sua cantina di cannonau, ha visto accendersi l’attenzione di Red Bull, azienda austriaca conosciuta a livello globale per la sua bevanda energetica che diffida il piccolo imprenditore barbaricino dall’utilizzare il logo da lui creato per la sua cantina.
Due mondi contrapposti
La contesa nasce da una questione di simboli e tradizioni, un conflitto tra due mondi apparentemente inconciliabili: da una parte, il logo di una bevanda simbolo di energia, velocità e potenza, dall’altra, un’etichetta che si ispira alla quiete e alla saggezza millenaria della Sardegna.
L’etichetta del vino di Mattia Muggittu raffigura infatti una coppia di buoi legati insieme da un aratro e da elementi circolari che riprendono le incisioni della stele di Boeli, una pietra sacra ritrovata a Mamoiada che risale a 3500 anni fa e da cui il vino prende il nome.
Un fatto che si carica di ulteriore ironia se si considera la contrapposizione tra i significati intrinseci dei due simboli: il dinamismo, l’energia e la velocità rappresentati dai colori vivaci della bevanda energetica contrapposti all’immagine dei buoi dell’etichetta del vino, che evoca un passato di ritmi lenti e armoniosi, dove l’uomo e la natura procedono insieme, in un risveglio progressivo che culmina con il dono dei suoi frutti.
Quando la tenacia e l’orgoglio vincono
La battaglia legale si è conclusa con una vittoria inaspettata per il piccolo imprenditore, un Davide che, armato della convinzione nella giustizia e nell’unicità della sua eredità culturale, è riuscito a far recedere il Golia industriale.
La Red Bull, infatti, è stata costretta ad ammettere l’originalità dell’etichetta del vino di Mamoiada, ritirando le sue pretese.
Non solo una vittoria legale
Questa vicenda non è solo una vittoria legale; rappresenta una conferma dell’importanza delle piccole imprese, del valore inestimabile delle tradizioni e della cultura locale, e di come, anche in un mondo globalizzato e dominato da giganti industriali, ci sia spazio e necessità per storie autentiche, per prodotti che raccontano un territorio, la sua storia, la sua gente.
Uniti nella battaglia
Per celebrare questo trionfo della tenacia e dell’autenticità, Ivan Puddu ha organizzato una serata in onore di Mattia e del Mec Puddu’s, offrendo un’occasione per riunire la comunità e riconoscere il coraggio di chi, seppur piccolo, non teme di alzare la voce e di difendere le proprie radici e i propri valori.
Le storie di Ivan e di Mattia non sono solo un atto di coraggio ma anche un’amorevole difesa delle tradizioni sarde. In un mondo dove i confini tra il locale e il globale si fanno sempre più sfumati, storie come queste ci ricordano l’importanza di preservare l’unicità delle culture locali.
Far parte di una storia
La prossima volta che verrete a Santa Maria Navarrese, aggiungete una cena da Mec Puddu’s alla vostra lista, e fatevi portare una bottiglia dell’ottimo Cannonau Boeli, non solo per l’eccellente vino, ma per essere parte di una storia che coniuga tradizione, innovazione, e un pizzico di ribellione che da sempre appartiene al carattere dei sardi.
Al prossimo articolo del ByNos Blog,
Milena